Nel mondo degli aperitivi, la proposta food è diventata sempre più importante, sia come complemento ai drink, sia come offerta indipendente legata a una cena veloce e risolutiva, perché spesso aperitivo cena diventano un unico momento, con soddisfazione e risparmio di tempo per il cliente. A differenza dell'aperitivo, dove tutto è a vista - bottiglie, bicchieri, fino alla figura del bartender - e quasi sempre il cibo viene preparato nel retrocucina, seguendo le logiche di un ristorante.
L'effetto sorpresa, quindi, è tutto: quando il food arriva al tavolo non può disattendere le aspettative del cliente. Altrimenti non sarebbe più una sorpresa, ma una routine. Questo vale anche nel caso di piatti più sostanziosi, che sempre più spesso vengono proposti anche all'ora dell'aperitivo.
Nel costruire l'offerta, bisogna tenere conto che il cliente ondeggia tra due opposti. Al netto del tradizionale bar food, mai alla carta, che si limita a patatine, noccioline e olive, resiste ancora la proposta buffet, certezza di quantità a un prezzo contenuto, dove tutto è a vista, favorendo la scelta del cliente. Al contrario, laddove il locale ha un suo posizionamento distintivo, l'offerta food è una componente fondamentale dell'esperienza, arrivando, nei casi più evoluti, a dialogare con il drink, nel cosiddetto pairing.
Il consiglio spassionato e lavorare per set: un unico servizio, un vassoio per semplificare, con un assortimento che tocchi assieme gusti più o meno sapidi, semplici e complessi, con consistenze diverse. Cosa è come offrire al cliente è una variabile determinante per il mondo degli aperitivi, con regole precise ed errori da evitare.
LE REGOLE CHIAVE
- Identità: l'offerta food deve rispecchiare l'identità del tuo locale il posizionamento dei drink. Dalle patatine e taralli ai finger food più sofisticati, è fondamentale mantenere coerenza con lo stile del locale.
- Equilibrio: formaggi e salumi, creme e vegetali, prodotti di panificazione, conserve, pesce crudo, patatine, frutta secca, fritti: un'offerta equilibrata permette di soddisfare i gusti (e le scelte alimentari, guidate da intolleranze o motivi etici) di ogni cliente.
- Effetto sorpresa: la capacità di sorprendere il cliente è un elemento chiave per un'esperienza positiva. Oltre all'offerta di base, valuta di offrire piccole sorprese durante la consumazione, come un assaggio extra o un piccolo omaggio.
- Qualità: la qualità degli ingredienti è un aspetto imprescindibile. Seleziona con cura i prodotti che offri, privilegiando la qualità anche a discapito della quantità. Vale il detto "poco ma buono". Altrimenti un buffet può essere una scelta più onesta.
- Carta aggiuntiva: se prevedi una carta di piatti aggiuntiva, focalizzati su ricette semplici e conosciute, come un club Sandwich o una ceasar salad reinterpretati, un piatto di pasta o una tartare. Anche per facilitare il servizio.
- Estetica: la presentazione e gli accessori di servizio sono cruciali per il successo dell'offerta food. Cura ogni dettaglio, dal set di piatti e posate al modo in cui vengono disposti i cibi sul tavolo. Prova ad esempio i nostri nuovi tovaglioli 20x20, coloratissimi e molto economici!
GLI ERRORI DA EVITARE
- Esagerare: ricorda che sei in cocktail bar e non un ristorante. Dopo elaborati o che richiedano una preparazione complessa.
- Non curare il servizio e l'igiene: a partire dai contenitori in cui offri gli snack (patatine, olive, noccioline), non dare l'impressione che siano gli stessi usati da altri clienti, è una questione di igiene e di cura del servizio. Ancor più se fai servizio al banco, dove la manipolazione degli alimenti è più frequente, e passa con grande frequenza con un detergente specifico per haccp, come il nostro Bactosan pronto all'uso.
- Valorizzare poco l'offerta food: non offrire tutto gratuitamente, ma considera l'offerta food come un modo per incrementare lo scontrino medio o allungare la permanenza. Nei vecchi pub le patatine si pagavano a parte, e la birra costava il giusto...